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Dispensa per i Biopranoterapeuti

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DOCUMENTE SIMILARE

Dispensa per i Biopranoterapeuti



Tre condizioni per la crescita umana in un gruppo:

La pratica della verità: E' innanzi tutto un valore spirituale (non morale); ma è anche un fatto strumentale,

perché aumenta la nostra efficacia terapeutica.

Differenza tra Moralità e Spiritualità

Moralità : si usa dire “Quella è una persona di sani principi”. Questa persona

può essere definita “morale” già a vent’ anni e, nello stesso identico modo, può

esserlo anche a cent’anni: quindi “Moralità”è un qualcosa di statico.

Spiritualità: è l’opposto, in quanto è dinamica, è un cammino che non finisce

mai. Ed è una SCELTA DI VITA RADICALE, che implica una SALDA

DECISIONE, in quanto si tratta di vivere questa scelta NELLA QUOTIDIANITA',

giorno per giorno.

Pazienza reciproca : proprio perché abbiamo reciproca comprensione.

Eliminazione della paura di dar fastidio : perciò quando una cosa non è chiara, far sempre domande.

_____ _______ ______ __________

Meditazione

La meditazione è uno strumento, non è necessariamente una preghiera. Si può infatti

meditare su qualsiasi cosa ( parti del corpo, parole, oggetti, concetti, ecc.). E' senz’altro utile a tutti Serve per lavorare sul proprio psichismo, aumentandone l’equilibrio e l’efficienza.

Esempio di meditazione:

Non incrociare gambe e braccia.

Chiudere gli occhi, rilassarsi, visualizzare un mare azzurro, calmo, in una

bella luce. Poi dire a se stessi mormorando:

' Mi sento sereno e a mio agio.

Sono inserito in un gruppo, noi siamo un gruppo.

Sono fra amici cari; ho comprensione per ciascuno e provo benevolenza

per ciascuno.

Sono pronto a dare ed a ricevere.

Il gruppo è un buon gruppo, in esso io pratico la verità.

Il gruppo funziona e mi ci sento a mio agio.'

Fare quindi due minuti di silenzio, restando in questa linea di meditazione.

Ripetiamo che qualsiasi cosa può essere argomento di meditazione (quadri, icone, animali, spettacoli naturali, ecc.).

Per la meditazione religiosa, poi, useremo le Sacre Scritture (Vangeli, lettere

degli Apostoli e di S.Paolo, Salmi ed altro).

Differenza tra capire col cervello e vivere con le viscere una qualsiasi cosa

Tra il capire ed il vivere c’è un'enorme differenza.

Bisogna ruminare per poter digerire le cose, assimilarle e farle diventare

parte di sé, come i nervi ed il sangue.

Questo processo di assimilazione vale anche per il superamento di traumi

psico-emozionali.

Schema Omeopatico:

Conscio Inconscio

incongruenza tra

emozioni intrappolate nella

memoria psico-energetica

emozioni

Trauma

Differenza tra forza di volontà e motivazione

La forza di volontà è figlia della motivazione.

Motivazione = Forte Desiderio

Aneddoto di Socrate:

uno dei giovani seguaci di Socrate, chiede al maestro: “io voglio la saggezza, come

devo fare per averla”?

Allora Socrate lo porta sulla riva di un fiume, lo prende e lo mette con la testa nel-

l’acqua, e ce lo fa stare per lungo tempo. Poi lo tira fuori e dice:” tu otterrai la sag-

gezza quando la desidererai come poco fa hai desiderato l’aria.

Diventeremo pranoterapeuti se lo desidereremo veramente.

Meditare sulla mia motivazione nel fare il corso di Biopranoterapeuta.

Ripeto, la meditazione va fatta in questo modo:

  1. Scegliere l’argomento;
  2. Rilassarsi;
  3. Serenità;
  4. Riflettere sull’argomento nel modo più ampio e profondo possibile.

Definizione di Pranoterapia:

Professione sanitaria consistente nello studio, nell’approntamento e nell’impiego di

metodiche basate sull’impostazione, sulle parti del corpo malate dei pazienti, delle

mani il cui tessuto epiteliale abbia la proprietà di emettere un flusso bioenergetico

e bioelettrico, altrimenti detto Energia Bioradiante.

Questa è la definizione ufficiale, ma la verità è che la pranoterapia non si effettua

solo con le mani, ma soprattutto con il cervello ed inoltre il pranoterapeuta lavora

anche con le energie sottili (che però non sono ancora riconosciute dalla scienza uf-

ficiale).

La Biopranoterapia fa parte delle medicine Energo -Vibrazionali.

L’energia è vibrazione ma, a scopo didattico,considereremo separatamente l’energia

e la vibrazione.

Definizione ufficiale e scientifica di energia:

è una grandezza fisica che indica la capacità di un sistema di compiere un lavoro.

Nessun lavoro può essere compiuto senza energia.

E, viceversa, nessuna cosa può esere chiamata energia se non è capace di compiere

un lavoro.

Vari tipi di energia fisica densa:

  • Energia Cinetica (Ec): è quella legata al movimento ed è rappresentata dalla seguente formula = m x v2

2

oppure = 1 mv2

2

dove m = massa

e v = velocità

  • Energia Potenziale (Ep): è l’energia posseduta da un corpo in virtù della po-

sizione che occupa nel campo di forza in cui si trova.

Ogni cosa, sulla terra,è dentro il corpo gravitazionale.

Si dice che “Un oggetto cade per terra “. Non è vero: è la terra che attira

l’oggetto.

Ep = m x h (distanza del corpo dalla superficie della terra x g ;

ripeto: Ep = m x h x g (costante di gravità) g = 9,81

9,81 metri : è la velocità con cui un corpo sufficientemente pesante cade dal-

l’alto sulla superficie terrestre. Tale velocità è anche detta accelerazione di

gravità.

Energie riconosciute dalla scienza ufficiale:

Energia cinetica, Termica, Meccanica, Idrica, Eolica, Chimica, Elettrica;

Magnetica, Elettromagnetica, Gravitazionale, Solare,ecc.

Definiamo DENSE tutte le energie riconosciute dalla scienza ufficiale, sia

quelle atomiche e sopratoniche, sia quelle sub-atomiche.

Dall’atomo in su le

Fonti di energia sono Energie atomiche al di sopra dell’atomo

Il sole e la terra.

Livello dell’atomo

Dall’atomo in giù Energie sub-atomiche

l’unica fonte del-

l’energia è la mate-

ria stessa, mediante

Il bombardamento e

la disintegrazione

dell’atomo.

Ricordiamo qui l’equazione di Einstein:

E = mc2

dove c è la velocità costante della luce nel vuoto.

Da questa equazione rileviamo che,da un infinitesima quantità di materia (soltanto il

nucleo di un atomo!) è possibile ricavare un’enorme quantità di energia.

In questa equazione, inoltre, la massa m (quantità di materia) si annulla, per cui re-

sta soltanto energia !La materia, perciò, risulta interamente trasformata in energia.

Per cui possiamo concludere che, nell’intero universo, TUTTO E’ENERGIA.

La materia,perciò, non è altro che energia cristallizzata, condensata.

Esistono poi le energie sottili, ancora non riconosciute dalla scienza ufficiale, perché

non esiste alcuno strumento capace di rilevare queste energie. Di esse,però, si posso-

no valutare gli effetti sul corpo umano, nonché sugli animali e sulle piante.

Il “Prana” (termine Indiano) o “Ch’i”(termine Cinese), è l’Energia Sottile

Ipotesi della creazione Divina secondo la dottrina Yoga:

DIO

Sapienza Divina e Creatrice

Energia sottile (Prana o Ch’i)

Energie Dense

Materia

Fino alla fine dell’ 800 gli scienziati credevano che la materia fosse una cosa e l’ener-

gia un’altra.

Pensavano cioè che i due principi – materia ed energia – fossero di natura diversa.

Il fatto che l’energia e la materia siano una sola cosa, è scoperta recente.

Ripetiamo la formula di Einstein

E = mc2 ; questa formula ci dice che tutta la materia è potenzialmente energia.

Il pranoterapeuta è un canale delle Energie sottili ed è uno strumento composto da:

Corpo Fisico;

Corpi Sottili;

Psiche (o mente);

Spirito.

Il Pranoterapeuta opera su vari livelli:

  • Livello fisico, cioè, col proprio fisico sul livello fisico del paziente. Le

mani,in particolare, devono avere emissioni bioradianti forti e costanti.

  • Livello psichico o mentale,che, unitamente alle mani, opera sia sul fisico

che sulla psiche e sul corpo bioplasmico del pazienza.

Con il nostro cervello,infatti, noi emettiamo sia messaggi che onde elettromagnetiche.

Queste sono Direzionali (in avanti e all’indietro) e Pulsanti.

Le frequenze di tali onde variano da 0,5 Hz fino a 75/80 Hz.

Il cervello le emette costantemente, anche durante il sonno, 24 ore su 24.

Di tutte queste onde, soltanto tre sono terapeutiche:

  1. Onde Delta: frequenza da 0,5 a 4,5 Hz. Servono per determinare terapie per attività cellulare cardio-respiratorie e polmonare,sistema immunitario, sistema endocrino, cuore e tutti gli altri organi:ma a livello cellulare,non l’organo nel suo insieme.

Soltanto il cuore va trattato sempre in Delta, sia a livello cellulare che nell’insieme.

  1. Onde Teta: frequenza da 4,5 a 7,5 Hz. Servono per problemi agli arti (gambe e braccia), problemi alla schiena e per tutti gli organi, che possono essere

trattati in Teta sia nell’insieme che a livello cellulare; a questo livello, però, è

meglio trattarli in Delta.

  1. Onde Alfa :frequenza da 7,5° 13/14 Hz.Servono per tutti i movimenti e sposta-

menti di energia nei meridiani,per tutte le decongestioni e pulizie, per tutti i

tessuti molli ed i muscoli “nell’insieme”, soprattutto per ciò che riguarda il to-

no muscolare.In Alfa tratteremo anche gli apparati circolatorio e respiratorio,

ma a livello generale e funzionale.

N.B Ricordiamo che, tutte le volte che vorremmo intervenire a livello cellulare

addirittura atomico, di qualsiasi organo o tessuto si tratti, sarà sempre

preferibile farlo in Delta.

Livello Spirituale, che è molto potenziato dalla “preghiera profonda e dal grande desiderio di essere interiormente, cosa che modifica i comportamenti

anche nella vita quotidiana, favorendo la perdita della suscettibilità, l’equili-

brio e la benevolenza verso tutti.

Mani e cervello, cioè livello fisico e livello psichico, sono entrambi necessari,

ed anche sufficienti, per essere un buon Biopranoterapeuta ed esercitare

quindi la professione. Perciò si può dire che il terzo livello (quello Spirituale)

è in un certo senso “facoltativo”.

Se però il Biopranoterapeuta aggiunge alla sua operatività anche il livello Spi-

rituale, allora la sua efficacia terapeutica ne sarà molto potenziata.

Il camino Spirituale è di fondamentale importanza, ma è anche molto lungo e

difficile.

Le vie per arrivare a Dio sono infinite, e quindi non si limitano soltanto alle

religioni conosciute.

La via del “conseguimento”, cioè della crescita nello spirito, è sempre indivi-

duale. Esistono in realtà tante vie quanti sono gli uomini e le donne viventi sul

pianeta.

Però gli esseri umani devono ricevere proposte ed indicazioni, in base alle qua-

li, poi, continueranno da soli a lavorare su se stessi.

Da che cosa è costituito il flusso bioradiante delle mani

  1. Energie sottili;
  2. Energie dense (elettroni e biofotoni) –Flusso Bioradiante-.

Definiamo il tutto :

la temperatura del tessuto epiteliale delle mani dovrà partire da un minimo di 26/27 gradi, mentre la resistenza ohmmica dovrà essere il più bassa possibile.

L’energia termica è provocata dal movimento (vibrazione) degli atomi e delle molecole.

Esempio del sasso vicino ad una fiamma

Il sasso si riscalda perché la fiamma fa aumentare la vibrazione delle molecole,

e questo maggior movimento genera calore.

Esperimento

  • Rilassamento ;
  • Le palme delle mani poggiate sulle ginocchie e rivolte in alto;
  • Ordiniamo agli atomi delle mani di aumentare la loro vibrazione, cosa che,

velocemente, provocherà un aumento del calore delle mani.

In questo modo abbiamo provocato un aumento di calore alle nostre mani, semplicemente ordinando agli atomi di vibrare di più.

Qual’ è la volontà di Dio su di me?

Qual è il suo disegno su di me?

Se la cosa che stai facendo ti dà gioia dando per scontato che si tratti di una cosa

buona, allora vuol dire che quella è per te la volontà di Dio.

Se invece la cosa che stai facendo ti dà angoscia, anche se si tratta di una cosa va-

lida e morale, allora vuol dire che quella non è per te la volontà di Dio.

Le mani emettono realmente un flusso di elettroni e biofotoni, flusso che viene definito Bioelettrico e Bioradiante.

Se le mani non hanno una giusta temperatura (non inferiori a 26/27 gradi), allora avranno una resistenza ohmmica troppo elevata, la quale ostacolerà il flusso degli elettroni.

Chiariamo meglio : le mani fredde (con temperatura inferiore a 26 gradi) hanno

sempre una resistenza ohmmica troppo elevata.

Le nostre mani sono antenne molto sensibili : infatti possono percepire messaggi di disfunzione provenienti dal corpo del paziente; e li percepiscono sotto forma di

dolori, formicolii, punture alle mani(sia nelle palme che nel dorso e nelle dita) ed

oltre, fino ai polsi ed alle braccia.

Le mani emettono due elementi fisici

Biofotoni (in fasci);  Entrambi costituiscono il “flusso bioradiante”.

Elettroni (in fasci);  Quanto alle energie sottili,costituiscono un altro

tipo di emissione.

Sia gli uni che gli altri hanno la capacità di attraversare alcuni tipi di stoffa, per

Cui non è sempre necessario far spogliare il paziente.

Bisogna notare, però, che elettroni e biofotoni sono frenati e dispersi dal nailon, da tutti i tessuti acrilici e, in certa misura, anche dalla lana.

Perciò il paziente dovrebbe indossare soltanto cotone o lino o, meglio ancora, essere a pelle nuda.Quanto alle energie sottili, invece, possono attraversare qual-

siasi tipo di stoffa.Anch’esse però,come d’altronde gli elettroni ed i biofotoni, so-

no deviate e disperse da tutti i metalli, con la sola esclusione dell’oro e del rame.

Quanto poi alle onde emesse dal cervello,essendo elettromagnetiche, sono da con-

siderarsi energie dense, fisiche. Ma ovviamente, essendo appunto onde(e quindi non materia ), possono attraversare qualsiasi tipo di stoffa. Anch’esse però, come

d’altronde le energie sottili, sono deviate e disperse dai metalli.

Riepiloghiamo:

il pranoterapeuta opera sia con le mani (che emettono elettroni, biofotoni ed ener-

gie sottili), sia col cervello (che emette onde elettromagnetiche ed energie sottili).

Principio di interazione

Ad ogni flusso di energia densa si associa, sempre, un più grande flusso di energia sottile.

Bisogna imparare a controllare le energie sottili .

Questo controllo si ottiene mediante la visualizzazione sostenuta da un grande desiderio ed una forte volontà.Per raggiungere questo risultato, bisogna praticare

molto, fare molti esercizi.Bisogna saper visualizzare gli organi e gli apparati del cor-

po umano.A tale scopo bisognerà munirsi di un atlante.Sarà anche necessario cono-

scere tutte le funzioni degli organi e degli apparati.

Energie sottili : si possono percepire soltanto con un grande sviluppo delle facoltà tattili ( è infatti possibile “sentirle” con le mani) o delle facoltà visive ( i chiaroveg-

genti riescono a vederle con tutti i relativi colori).

L’energia sottile non è distribuita nell’universo in modo uniforme. Essa, infatti, può

essere accumulata, spostata, accelerata, frenata e bloccata, trasferita da un corpo a qualsiasi altro corpo, da un oggetto ( per esempio l’acqua,un cristallo, una pianta) a qualsiasi altro oggetto.Da notare che anche in Omeopatia vi è trasferimento di ener-

gie sottili dal rimedio omeopatico al corpo fisico ed al corpo bioplasmico dell’uomo.

L’energia sottile obbedisce all’uomo e la si può guidare con il pensiero.Però la dobbi-

amo visualizzare. Ricordiamo il modo in cui gli Yogi formulano questa legge:

“ il prana segue il pensiero “.

L’energia sottile è colorata con i colori dell’arcobaleno

colori pallidi,trasparenti e luminosi, come dipinti su un vetro dietro cui risplenda la luce del sole.

All’inizio dell’operatività pranoterapia sarà meglio usare soltanto il bianco, perché nel bianco ci sono tutti i colori. In seguito useremo anche altri colori, soprattutto il verde, l’azzurro, il rosso ed il viola elettrico.

Le mani sono antenne,in quanto possono sviluppare una grande capacità percettiva di tipo tattile.

Cono di percezione

Ognuno dei cinque sensi ha il suo “cono di percezione”, da intendersi come il campo

(visivo, uditivo, olfattivo, gustativo e tattile) entro i cui limiti noi riusciamo a percepi-re le cose . Al di là di questi limiti, però, l’Universo è pieno di tante altre cose che –pur non rientrando nei nostri”coni di percezione”- esistono ugualmente.

E’ possibile, con il tempo e l’allenamento, allargare ed aumentare d’intensità i nostri coni di percezione.

In particolare, per noi biopranoterapeuti, è molto importante aumentare la percezio-

ne tattile delle nostre mani, le quali possono percepire problemi o disfunzioni nel corpo del paziente; e li percepiscono sotto forma di calore, fresco, formicolii, punture di spillo, dolori anche acuti sia nel palmo che alle dita; e tutto questo anche oltre le mani, fino ai polsi,alle braccia e ad altre parti del corpo. Le mani, inoltre, possono percepire – e quindi in un certo senso “toccare”- l’Aura del paziente; e possono infine raccogliere e “confezionare in cuscinetti” l’energia sottile presente nell’ambi-

ente.

Un dottore della legge chiese a Gesù :”quali sono i più importanti comandamenti del Signore?”.

“E Gesù rispose:”il primo comandamento è: ama Dio con tutte le tue forze, con tutta la tua mente e con tutto il tuo cuore”. Ed il secondo comandamento è simile al primo: ama il prossimo tuo come te stesso.

Ciò vuol dire che - secondo le parole di Gesù – tutti i quaranta libri della Bibbia sono sintetizzati e compendiati in questi due comandamenti.

Il problema dell’identità

Chi sono io? Quali sono le varie” parti “di me?

  1. Il corpo fisico;
  2. L’Aura, composta da quattro corpi sottili( bioplasmico, emotivo, mentale e spirituale);
  3. La Psiche, composta da intelletto ( o coscienza vigile), subconscio e inconscio;

consideriamo appartenenti alla Psiche, oltre ai pensieri, anche le emozioni ed

i sentimenti;

4. I miei atteggiamenti e comportamenti,sia in solitudine che in compagnia;

5. Lo Spirito.

Sarebbe opportuno che ciascuno di noi meditasse in modo approfondito sulla propria identità.

<<Io, in quanto pranoterapeuta, sono - nell’intero mio essere – uno strumento per curare e guarire il mio prossimo>>.

Come sto lavorando su me stesso allo scopo di migliorarmi ed affinarmi appunto come strumento?

A che livello mi trovo?

Anche se credo di trovarmi ad un buon livello, devo sempre continuare a lavorare su me stesso, con costanza ed impegno, per migliorarmi sempre di più.

Il primo passo di un cammino spirituale è il seguente:

Imparare ad amare SE’ STESSI.

Gesù ha detto : “ama il prossimo tuo come te stesso “. Significa : devi prima amare te stesso. Se non ami te stesso, non puoi nemmeno amare il tuo prossimo.

Ma noi purtroppo, spesso, pronunciamo parole importanti senza riflettere.

Amiamo veramente noi stessi?

Sembra una cosa ovvia, ma invece è difficile!

Un semplice esempio

Tutti i fumatori non amano se stessi.

Anche se a parole dicono di amarsi, nei fatti non si amano. Perché introducono veleni nel loro organismo. E sappiamo bene che << un solo fatto vale più di mille parole>>.

Se dunque io mi amo, devo dimostralo con i fatti : evitando di danneggiare me stesso.


Tutti gli alcolisti, tutti i drogati non amano se stessi. Come possono allora amare gli altri?

Fin qui abbiamo parlato dell’introduzione di veleni nel nostro corpo.

Ma noi introduciamo veleni anche nella nostra psiche! Per cui è lecito domandarsi :

ci amiamo a livello psichico?

Alcuni semplici esempi:

tutti coloro che provano sensi di colpa, non amano se stessi.

Il senso di colpa,infatti, è un veleno altamente distruttivo per la nostra psiche, ma non solo : in un secondo momento, infatti, diventa distruttivo anche per il nostro corpo, in quanto, finiamo con l’ammalarci.

Tutto ciò è vero anche se il senso di colpa è giustificato. Per cui, in ogni caso, io devo riuscire a superarlo.

Ancora: non amano se stessi tutti coloro che provano :

  • Rancore;
  • Rabbia;
  • Desiderio di vendetta;
  • Odio;
  • Invidia;
  • Timore o, peggio ancora, paura;
  • Sfiducia.

Tutte queste emozioni negative sono altrettanti VELENI per la nostra psiche.

E quindi, se io provo queste emozioni, sono un autolesionista e non amo me stesso.

Un discorso a parte merita la sofferenza, sia fisica che psichica. Se la sofferenza è intrisa di rancore, paura, desiderio di vendetta o altre negatività, allora ritratta di un emozione appunto NEGATIVA. Se invece è pura,cioè non intrisa di alcuna negatività, allora può essere un potente e meraviglioso fattore di crescita spirituale.

IO DEVO ARRIVARE AD ONORARE (“ONORE”nel linguaggio yoga:AMORE + RISPETTO) IL MIO CORPO e, quindi, anche il CORPO DEL PAZIENTE.

Noi dobbiamo sempre ASSECONDARE LA NATURA, e quindi vivere secondo le sue principali CINQUE LEGGI:

COME (NON COSA) MANGIARE;

COME (NON COSA) BERE;

COME RESPIRARE;

COME FARE ESERCIZIO FISICO;

COME CARICARSI DI PRANA.

1 - COME MANGIARE

L’atto del mangiare è una MEDITAZIONE su tre livelli:

fisico;

energetico;

spirituale;

livello fisico

MASTICARE A LUNGO INSALIVANDO BENE IL CIBO, poi deglutirlo quando è pressochè liquido;

livello energetico

VISUALIZZARE IL PRANA (BIANCO) ESTRAENDOLO DAL CIBO mentre è ancora nella bocca, poi indirizzare questo prana al cervelletto; mentre poi il cibo ormai liquido scende nell’esofago, indirizzare il residuo prana al plesso solare; cervelletto e plesso solare sono grandi accumulatori di energia sottile (prana);

livello spirituale

RINGRAZIARE: questo è infatti un concetto fondamentale della preghiera: è meglio , piuttosto che chiedere, RINGRAZIARE COME SE SI FOSSE GIA’ OTTENUTO.

Quindi, in questo caso, diremo: “Ti ringrazio, Signore, di questo buon cibo che mi doni, perché mi darà salute ed energia per servirti meglio.”

2 – COME BERE

L’atto del bere è assolutamente analogo a quello del mangiare:

si berrà dunque a piccoli sorsi , insalivando l’acqua (o qualsiasi altra bevanda) prima di deglutirla e indirizzando il prana sia al cervelletto (mentre l’acqua è ancora in bocca), sia al plesso solare (mentre l’acqua scende lungo l’esofago). Poi RINGRAZIARE.

I Maestri Yogi sintetizzano le due Leggi del mangiare e del bere con la seguente frase:

“Bevi ciò che mangi e mangia ciò che bevi”.

Quanto alla quantità di acqua da bere, un adulto deve berne almeno due litri al giorno.

Inoltre: MAI bere bevande gelate o troppo calde, ed evitare al massimo le bevande gasate.

3 – COME RESPIRARE

Lo abbiamo ampiamente studiato: non resta che praticarlo.

4 - COME FARE ESERCIZIO FISICO

Lo abbiamo ampiamente studiato: non resta che praticarlo.

5 - COME CARICARSI DI PRANA

Lo abbiamo ampiamente studiato: non resta che praticarlo.

GLI INDIANI CHIAMANO L’ENERGIA SOTTILE “PRANA”:

Esistono 5 tipi di prana:

PRANA DEL SOLE;

PRANA DELLA TERRA;

PRANA DELL’ARIA;

PRANA DEI CIBI;

PRANA DELL’ACQUA;

Abbiamo ben studiato come CARICARCI di tutti e cinque questi MERAVIGLIOSI tipi di PRANA. Precisiamo qui che il PRANA DEL SOLE è il più potente (per cui va assorbito per non più di 10/15 minuti) ed ha la frequenza più alta. Le frequenze degli altri 4 PRANA sono ovviamente decrescenti, e non è necessario porre alcun limite al loro assorbimento.

Precisiamo inoltre che, quanto al colore, visualizzeremo con il bianco sfolgorante i primi 4 PRANA, mentre con il rosso pallido il PRANA DELLA TERRA.

3 – LA RESPIRAZIONE

In Occidente, di solito, le persone respirano male, CONTRO NATURA: perché respirano soltanto con l’apice dei polmoni, non con l’intera capienza polmonare.

Sicchè i 2/3 dei polmoni rimangono inattivi, cosa che - alla lunga - conduce all’atrofizzazione degli alveoli polmonari. Quello che è IMPORTANTE, nella respirazione, è utilizzare tutta la superficie respiratoria degli alveoli: si pensi che, se si aprono e si stendono su di un piano tutti gli alveoli, raggiungiamo una superficie dai 40 ai 70 mq! (a seconda delle corporature delle persone, bambini o adulti).

Lo scambio gassoso, che è FONDAMENTALE per la VITA e la SALUTE (immissione di ossigeno ed espulsione di anidride carbonica), avviene proprio all’interno degli alveoli polmonari.

Le 5 Branche dello Yoga

  1. Hatha Yoga (Yoga del Corpo); la metodologia privilegiata, qui, è costituita dalla respirazione e dalle “asana” o posizioni;
  2. Raja Yoga (Yoga della Mente); la metodologia privilegiata, qui, consiste nella concentrazione, nella meditazione e nell’uso dei MANTRA;
  3. Jnana Yoga (Yoga della Sapienza); metodologia privilegiata: studio e meditazione;
  4. Karma Yoga (Yoga della Legge di causa /effetto o, più semplicemente, Legge del comportamento); metodologia privilegiata: vigilanza, appunto, sul comportamento quotidiano;
  5. Bakthì Yoga (Yoga dell’Amore Divino o dell’Adorazione); metodologia privilegiata: preghiera profonda, meditazione e rituali.

C’è poi una parte dello Hatha Yoga che, per così dire, si “prolunga” nel Raya Yoga; questa parte, essendo molto specialistica, viene considerata come una branca a sé; il KUNDALINI YOGA (Yoga della Trasformazione o Sublimazione dell’energia sessuale in energia mentale); metodologia privilegiata : “asana” e meditazione.

Come togliersi una cattiva abitudine:

Quello che segue è, da millenni, l’insegnamento dei Maestri Yogi :

1) bisogna innanzi tutto prendere coscienza che si tratta di una cattiva abitudine;

2) bisogna poi essere convinti che quest’ abitudine è per noi cattiva e dannosa ( a livello fisico e/o psichico);

3) bisogna quindi desiderare fortemente di togliersela;

4) a questo punto diventa possibile ELIMINARLA.

Come? I modi sono due:

a)      DI COLPO; ma questa soluzione è rara e spesso non consigliabile (con il FUMO,

però, questa soluzione è la migliore);

b)      GRADUALMENTE E PER SOSTITUZIONE (Chiodo Scaccia Chiodo); si trat-

ta cioè di sostituire – piano piano – la cattiva abitudine con una buona.

Esempio: si fumano 20 sigarette al giorno; si passa allora a 18, sostituendo le al-

tre due con qualcos’ altro (bicchiere d’acqua con qualche goccia di limone, caramelle, liquirizia, chewing gum, ecc.).

Si procede poi, man mano, ad eliminare e sostituire altre sigarette, fino all’ultima.

Come togliersi una cattiva abitudine di pensiero

Esempi: Sono sfortunato. Mi va tutto storto. Sono stanco. Non ce la faccio più.

Detesto quella persona. Ho paura Eccetera, eccetera.

La procedura per togliersi le cattive abitudini di pensiero, è identica a quella più su descritta: bisogna quindi VIVERE ed APPLICARE gli stessi 4 passaggi.

LA PSICHE HA LE SUE LEGGI

Definiamo PSICHE l’intero complesso formato da:

Conscio  Coscienza vigile o intelletto o “mente razionale”;

Subconscio  E’ parte dell’INCONSCIO, ma è la parte più vicina

al Conscio, per cui – su di essa – possiamo esercitare,

con l’intelletto, un certo controllo ed influenza; ma

per poter esercitare quest’influenza in modo positivo,

dobbiamo avere un intelletto ben CONSAPEVOLE,

FORTE ed ALLENATO;

Inconscio  Sull’INCONSCIO, invece, non possiamo esercitare

ALCUN CONSAPEVOLE CONTROLLO.

Il subconscio è per noi uno STRUMENTO che possiamo utilizzare a nostro vantaggio.

Ma dobbiamo conoscerne le Leggi, che sono DUE. La prima Legge che agisce nel subcon-

scio è la FEDE. Non intendiamo necessariamente”fede religiosa”, ma FEDE nel senso di ESSERE CONVINTI al 100%. Esempio: un atleta che ha la possibilità di vincere i 100 metri piani alle Olimpiadi, dice a se stesso con tutte le sue forze : “Oggi vincerò.” (Si tratta di un messaggio che egli tenta di inviare al proprio subconscio). Lo dice con forza, però – sotto sotto – teme di non farcela: allora quell’atleta non vincerà. Perché il messaggio più vero e forte che arriva al subconscio, è appunto il timore di non farcela.

Quando al subconscio arrivano sullo stesso argomento due messaggi contrastanti, in conflitto, allora il nostro subconscio farà in modo di eseguire il messaggio più forte . A questo punto possiamo enunciare la prima Legge, quella della FEDE : “ Il subconscio è un esecutore : esso esegue e porta a compimento tutto ciò di cui l’Io ( intelletto ) è VERAMENTE CONVINTO.” Per cui se al subconscio arrivano dall’Io messaggi contrastanti, conflittuali, ( coraggio/paura, speranza/non speranza, fiducia/sfiducia, volontà di guarire noi stessi e gli altri/paura di non riuscirci, e così via) allora il subconscio porterà a compimento ed eseguirà SEMPRE, senza eccezioni ( perciò si tratta di una LEGGE), l’istanza più vera e più forte. Il subconscio, dunque, ESEGUE CIO’ IN CUI E’ RIPOSTA LA FEDE. E realizzerà TUTTO quel che gli comandiamo di realizzare, sia nel nostro corpo che nella nostra vita.

La seconda Legge che agisce nel subconscio è la SEMINA. Chiariamo: visualizziamo innanzi tutto il nostro subconscio come un TERRENO, un GIARDINO al livello delle viscere o, comunque, al nostro interno. In questo TERRENO l’Io lancia dei semi : sono tutti MESSAGGI; possono essere positivi (CE LA FARO’) o negativi (HO PAURA DI NON FARCELA); in ogni caso, nel bene o nel male, questi SEMI fioriranno nelle rispettive PIANTE (buone o cattive). Se ne deduce quindi che noi dobbiamo lanciare nel nostro subconscio SOLTANTO SEMI POSITIVI: parole, pensieri, idee,”immagini mentali” che siano SEMPRE, e con RIPETITIVITA’ (bisogna insistere a lungo), espressioni di SERENITA’, di SALUTE, di BENEVOLENZA, di INTENSO DESIDERIO (sempre per il bene) e di FORTE VOLONTA’: allora tutti questi BENI – a suo tempo – entreranno nella nostra vita.

Cambiamo dunque, per sostituzione, TUTTE le nostre cattive abitudini di pensiero.

Quanto al linguaggio con cui inviare al subconscio i MESSAGGI, dovrà essere SEMPLICE, CHIARO, FORTE e di solo segno positivo: MAI usare il NON, MAI avverbi come forse, chissà, magari, abbastanza, piuttosto; MAI usare, nei verbi, il congiuntivo o il condizionale, ma SOLTANTO L’INDICATIVO PRESENTE. Esempio: ”NON voglio più fumare” è un messaggio non solo debole, ma addirittura controproducente (perché c’è il NON); bisognerà quindi dire: ”Io elimino il fumo, ho la forza di eliminarlo.”

Si dovrà poi visualizzare sè stessi nell’atto di prendere una sigaretta in mano e buttarla, sentendosi nel contempo soddisfatti di sé. E poi, sempre nella visualizzazione, buttarne un’altra, e un’altra… fino a detestare le sigarette per i danni che ci fanno.

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Einstein pubblicava nel 1905 la sua “ Teoria ristretta della relatività”, mentre è del 1916 il suo “Trattato sulla teoria generale della relatività”. Fino al 1905, dunque, la scienza ufficiale riteneva che l’universo fosse costituito da due entità diverse:

la MATERIA ;

l’ENERGIA.

Come se, appunto, materia ed energia fossero di diversa natura.

Con Einstein, invece, ci si rende conto che l’universo è sostanzialmente costituito soltanto da energia, in quanto la materia non è altro che energia condensata o cristallizzata.

Si parla qui di ENERGIA DENSA, quella cioè riconosciuta dalla scienza ufficiale. Ma,oltre a questa energia, esiste nell’universo anche il PRANA, cioè l’ENERGIA SOTTILE, che - anzi – riempie e pervade ogni cosa, ogni organismo, ogni più remoto angolo del Cosmo.

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La materia sul nostro pianeta, da un punto di vista chimico, è costituita dagli ELEMENTI e dai COMPOSTI (o combinazioni chimiche). Gli ELEMENTI sono sostanze chimiche in cui tutti gli atomi sono uguali. (Esempi : idrogeno, ossigeno, cloro, sodio, ferro, oro, argento, mercurio, ecc.).

Il COMPOSTO dunque non è più un elemento; esso si ottiene quando almeno due elementi si combinano insieme.

Esempio:

due atomi di idrogeno (H) che si combinano con un atomo0 di ossigeno (O), dando appunto il composto H2O, formula chimica che rappresenta una molecola di acqua.

Gli elementi che si trovano liberi in natura non sono che 83; altri 10 si trovano in natura soltanto all’interno di composti chimici, come ad esmpio il RADIO o RADIUM (Ra); arriviamo così a 93 elementi NATURALI; ma dato che a tutt’oggi gli elementi conosciuti sono 110, ciò significa che gli ultimi 17 sono ARTIFICIALI (tutti dannosi ed inquinanti in quanto radioattivi), cioè prodotti dall’uomo in laboratorio.

I soli 93 elementi naturali possono dar luogo a migliaia di composti chimici.

L’atomo è la più piccola particella di materia che possiede le caratteristiche chimiche e fisiche di un determinato elemento: un atomo di oro, ad esempio, è la particella di oro più piccola possibile. Ciò significa che, “smontasse”un atomo di oro (Au), che ha nel nucleo 79 protoni e 79 neutroni, le parti che rimarrebbero dopo lo “smontaggio” non avrebbero più le caratteristiche chimiche e fisiche dell’oro. Un atomo, a qualunque elemento appartenga, è come l’immagine di un sistema solare, in cui il nucleo rappresenta il sole, mentre gli elettroni che ci girano attorno rappresentano i pianeti.

L’atomo più piccolo è quello di IDROGENO, in quanto il suo nucleo è costituito da un solo protone, mentre attorno gira un solo elettrone:

Il peso di tutto l’universo è costituito, per il 75%, da IDROGENO.

Il 90% di tutti gli atomi dell’universo , 90% !, è costituito di IDROGENO. Incredibile, vero?

Ogni atomo di un determinato elemento ha il suo preciso numero di protoni, esattamente quel numero e soltanto quello (detto “numero atomico”).

Esempio:

l’atomo di ossigeno ha nel nucleo 8 protoni , oltre a 8 neutroni. Ed anche gli elettroni che girano attorno al nucleo, ovviamente, sono 8. Gli elettoni, in qualsiasi atomo di qualsiasi elemento, sono sempre in numero UGUALE al numero dei protoni contenuti nel nucleo.

Ogni singolo elemento, dunque, è caratterizzatola quel preciso e determinato numero di protoni contenuti nel nucleo.

Quanto ai NEUTRONI, di solito essi sono presenti nel nucleo in numero uguale a quello dei protoni; ma, in alcuni casi, possono trovarvisi anche in numero maggiore

( i neutroni, quindi, possono essere in più rispetto ai protoni).

Esempi di “numeri atomici”, cioè di numeri di protoni presenti nel nucleo di alcuni elementi:

numero atomico dell’idrogeno (H) : 1

“ “ dell’ossigeno (O) : 8

“ “ del calcio (Ca) :20

“ “ del ferro (Fe) :26

“ “ del rame (Cu) :29

“ “ dell’oro (Au) :79

“ “ del piombo (Pb) :82

Ribadiamo qui che TUTTI gli atomi di ciascun elemento possono avere nel nucleo quel determinato – e soltanto quello – numero di protoni.

Esempi:

un atomo di ferro può avere nel nucleo soltanto, ed esclusivamente, 26 protoni. Altrimenti non sarebbe ferro.

Un atomo di piombo può avere nel nucleo soltanto, ed esclusivamente, 82 protoni. Altrimenti non sarebbe piombo.

Se nel nucleo di un qualsiasi atomo, sommiamo i protoni ed i neutroni, il numero che ne risulta è detto “numero di massa”.

I protoni hanno una carica elettrica positiva; i neutroni non hanno carica elettrica, pertanto sono neutri; gli elettroni hanno carica elettrica negativa.

Ora: dato che gli elettroni, in qualsiasi atomo di qualsiasi elemento , sono sempre in numero UGUALE a quello dei protoni, ne deriva che ogni singolo ATOMO è elettricamente neutro, in quanto le cariche POSITIVE sono in numero uguale a quello delle cariche NEGATIVE.

Nelle reazioni chimiche, però, può succedere che un atomo perda o acquisisca elettroni; in tal caso l’atomo non si chiama più atomo ma si chiama IONE:

IONE POSITIVO o “CATIONE” se perde elettroni ( i cationi, avendo carica elettrica POSITIVA, fanno male alla salute);

IONE NEGATIVO o “ANIONE” se acquisisce elettroni ( gli ANIONI invece, avendo carica elettrica NEGATIVA, fanno bene ).

L’aria di montagna è ricchissima di ioni negativi.

Gli ioni positivi vengono prodotti, in gran quantità, da termosifoni, elettrodomestici, luci al neon, forni a microonde, televisori e simili.

Questi IONI provocano stanchezza, svogliatezza, irritazione, rendono la “testa pesante” o addirittura dolente, per cui – in loro presenza – l’attenzione e la concentrazione diventano difficoltose.

Esistono in commercio dei piccoli apparecchi detti “IONIZZATORI”, utili per la casa, per l’ufficio e perfino per l’automobile: essi hanno il compito di “abbattere” gli ioni positivi e di incrementare quelli negativi, per cui rappresentano un valido supporto per l’igiene degli ambienti in cui viviamo ed operiamo.

NOTA IMPORTANTE

Quando un atomo perde o acquisisce elettroni, diventando così uno IONE, conserva tuttavia le caratteristiche chimiche e fisiche di quel determinato elemento.

Esempio:

quando un atomo di idrogeno perde il suo unico elettrone, diventando perciò un “CATIONE IDROGENO” (carico positivamente), resta pur sempre – appunto – IDROGENO.

Ciò avviene per qualsiasi atomo di qualsiasi elemento:quando diventa uno IONE

(positivo o negativo che sia) resta pur sempre una particella di quel determinato elemento: perché “il numero atomico” il quale caratterizza e DISTINGUE ogni singolo elemento (numero dei protoni presenti nel nucleo), resta comunque INVARIATO, sia che l’atomo perda o acquisisca elettroni.

Se dunque, ad esempio, un atomo di ferro perde o acquisisce uno o più elettroni, diventando così un catione o un ANIONE, esso resta comunque una particella di FERRO, in quanto il suo numero atomico resta in ogni caso 26.

GLI STATI DELLA MATERIA

Di solito si ritiene che siano tre. Invece sono quattro:

SOLIDO : Compressibilità nulla ed alta forza di coesione interna (ogni mo-

lecola è fissa al suo posto);

LIQUIDO : Compressibilità nulla ma molta minor forza di collisione interna

(le molecole scorrono l’una sull’altra);

GASSOSO .  Compressibilità elevata e forza di coesione scarsissima (le mole-

cole si allontanano l’una dall’altra all’infinito);

PLASMATICO: E’ il più diffuso nell’universo, non solo all’interno delle stelle ma

anche degli infiniti spazi interstellari.

STATO PLASMATICO

Il “plasma” è un gas costituito in massima parte da IONI carichi positivamente o negativamente. La massa totale del plasma, di solito, è elettricamente neutra o carica

in minima parte, dato che, nella massa, gli ioni positivi o negativi si bilanciano.

Il plasma è sensibilissimo a tutte le forme di energia e di radiazioni, da quelle elettromagnetiche ( anche luminose) a quelle termiche. Esso dunque, se sottoposto, a radiazioni energetiche, si può spostare, illuminare, rallentare, accelerare, espandere, contrarre e/o trasferire da un luogo (o da un corpo) ad un altro.

Il plasma è sensibile anche all’azione delle nostre energie, sia dense che sottili.

Ricordiamo che le energie dense da noi emesse sono:

Dal cervello : onde elettromagnetiche delta, teta e alfa;

Dalle mani : flusso bioradiante costituito da elettroni e biofotoni.

L’energia sottile da noi emessa, invece, è costituita dal PRANA nei suoi vari colori.

Nel 1970 due autori americani pubblicarono il libro “Scoperte al di là della cortina

Di ferro”, in cui si illustravano e analizzavano, appunto, le scoperte che alcuni scienziati sovietici andavano facendo sia in campo FISICO che PSICHICO.

Tra l’altro, essi documentarono la presenza, tutt’intorno al corpo umano,di una “struttura” che definirono “corpo bioplasmico”, proprio perché molto simile alla struttura

del PLASMA. Il corpo bioplasmico, secondo i rilevamenti dei suddetti scienziati sovietici, si estende per circa 1,5/2,5 cm al di là del corpo fisico, ed è costituito da vari tipi di particelle

e radiazioni : le particelle sono soprattutto ioni (positivi e negativi “in bilanciamento”), ma

anche gruppi atomici, elettroni, biofotoni e frammenti di molecole (come ad esempio i radicali liberi),mentre le radiazioni (più propriamente dette “campi”) sono quelle elettriche, magnetiche, elettromagnetiche e termiche. I campi elettrici, in particolare, vengono detti “campi di vita”. Questi ultimi sono stati soprattutto studiati ed indagati da

scienziati americani.

Come si vede, si tratta di elementi strettamente FISICI, cioè tutti riconosciuti dalla scienza ufficiale e TUTTI rilevabili strumentalmente. Ma noi ben sappiamo che il “corpo bioplasmico” si compone, oltre che dei suddetti elementi fisici,( e quindi DENSI), anche di considerevoli quantità di energia sottile o PRANA, quest’ultimo non ancora rilevabile strumentalmente.

Intorno al pianeta Terra, come sappiamo esistono vari strati di atmosfera, i quali sono trattenuti al loro posto dalla FORZA DI GRAVITA’ del pianeta stesso. Ma tutto ciò che ha una massa ( anche piccola) ha una sua specifica forza di gravità ( e quindi di “attrazione”). Per cui anche la massa del nostro corpo ha la sua forza di gravità, ed è appunto questa forza che mantiene attorno al corpo fisico tutto il corpo bioplasmico, sia nella sua parte densa (particelle e radiazioni) che nella sua parte sottile (prana nei vari colori).

A questo punto,però, bisogna rilevare che il nostro corpo bioplasmico si estende anche all’interno del corpo fisico e, quindi, lo permea completamente, organo per organo e, addirittura, cellula per cellula.

L’ AURA

Oltre al corpo bioplasmico, noi abbiamo almeno altri TRE corpi sottili. Come abbiamo visto, il bioplasmico – pur essendo considerato il primo “corpo sottile”- è tuttavia un corpo “misto”, nel senso che è costituito da elementi sia densi cvhe sottili.Gli altri TRE corpi sottili, invece, sono costituiti esclusivamente da energia sottile. Essi sono:

Il corpo EMOTIVO;

Il corpo MENTALE;

Il corpo SPIRUTUALE.

Quanto alla loro forma, struttura e colori, li conosciamo bene, avendoli più volte illustrati. Qui ci basterà ricordare le loro dimensioni:

  1. abbiamo detto che il corpo bioplasmico, rispetto al fisico, sporge di circa 1,5/2,5 cm. Ma questo secondo le rilevazioni strumentali degli scienziati sovietici ed americani, i quali hanno indagato soltanto la parte densa del corpo bioplasmico; considerandolo invece nella sua TOTALITA’(compresa quindi anche la parte sottile), IL CORPO BIOPLASMICO (o eterico) si estende per circa 10/12 cm al di là del corpo fisico;
  2. il corpo EMOTIVO poi, compenetrando sia il corpo fisico che quello bioplasmico, si estende per circa 30/35 cm al di là del corpo fisico;
  3. il corpo MENTALE a sua volta, compenetrando sia il corpo fisico che quelli bioplasmico ed emotivo, si estende per circa 45/50 cm al di là del corpo fisico;
  4. il corpo SPIRITUALE infine, compenetrando sia il corpo fisico che quelli, emotivo e mentale, si estende per circa 70/90 cm al di là del corpo fisico.

Il corpo spirituale è il più dilatabile di tutti. Può estendersi anche fino a 130/150 cm al di là del corpo fisico.

Noi, con un’intensa e costante meditazione, abbiamo la possibilità di “consolidare” la parte più esterna del corpo spirituale, creando così una pellicola dello spessore di circa 0,3/0,5 mm, pellicola elastica resistentissima, praticamente indistruttibile: essa è MOLTO utile ed efficace ai fini dell’autoprotezione(da qualsiasi tipo di forza o energia negativa) e della SCHERMATURA.

Poniamoci ora una domanda: come mai ciascun corpo sottile - a partire da quello spirituale – riesce a compenetrare tutti i corpi che gli sono” inferiori”, fino alle più profonde cellule del corpo fisico? La risposta sta tutta nella DIFFERENZA DI FREQUENZA VIBRATORIA:il corpo spirituale è quello che vibra alla FREQUENZA PIU’ ALTA. Gli altri corpi poi, fino a quello fisico vibrano a frequenze sempre decrescenti.

Ora: i corpi a più alta frequenza vibratoria possono compenetrare tutti quelli a frequenza più bassa. Il viceversa, invece, non è possibile. La COMPENETRAZIONE, dunque, avviene dai corpi “superiori” verso gli “inferiori”, cioè a partire dal corpo spirituale fino al fisico.

Dobbiamo però rilevare che esiste anche una “via a risalire”, cioè una possibilità che certe energie “risalgano” dal corpo fisico ai vari corpi sottili fino allo spirituale. In questi casi, però, non si tratta di una COMPENETRAZIONE come quella dovuta ad una più alta frequenza vibratoria, che è una COMPENETRAZIONE totale, istantanea, permanente e PULITA. Si tratta invece di un parziale, lento, progressivo e occasionale risalire di energie sottili che, a seconda dei casi, possono essere PULITE o CONGESTE. Se PULITE , avranno un benefico effetto sui corpi “superiori”. Ma, molto più spesso, si tratta di energie CONGESTE, le quali lentamente, quasi come acque sporche che superano un argine, debordano e tracimano nel territorio adiacente, creando così – nel flusso energetico dei corpi sottili via via “superiori” –

delle condizioni di maggior blocco, ristagno,”sporcizia” e pesantezza. Queste condizioni, a loro volta, si ripercuotono ancor più dannosamente sul corpo fisico, ed è proprio così che si instaura il CIRCOLO PERVERSO DELLA PATOLOGIA. Precisiamo qui che tale CIRCOLO inizia sempre nei corpi sottili, ed in modo particolarmente accentuato nel bioplasmico; da qui le condizioni negative(blocco, ristagno, “sporcizia”, pesantezza) si trasferiscono nel corpo fisico, determinando prima il sintomo e poi la patologia, la quale – a sua volta – fa risalire energie CONGESTE verso il bioplasmico e gli altri corpi sottili: ed è così che si crea, appunto, il CIRCOLO PERVERSO.

Tutti e quattro i corpi sottili, che abbiamo precedentemente esaminato, costituiscono – nel loro insieme – l’AURA.

Il peso del corpo umano è costituito, per circa i due terzi, da ossigeno. Per cui in un uomo il cui peso sia di Kg 80, ben 53 Kg sono costituiti da ossigeno!

Dice San Paolo: “passate tutto al setaccio e trattenete ciò che è buono”.

Dovremmo sempre procedere così, quali che siano gli argomenti o le situazioni della vita.

Nel momento in cui DESIDERIAMO INTRAPRENDERE UN CAMMINO SPIRITUALE, paragoniamoci ad un’automobile: per partire avremo innanzitutto bisogno del motore. Ed il motore, per noi, sarà un preciso atteggiamento interiore:

UMILTA’

Senza umiltà, la nostra macchina non andrà da nessuna parte. Anzi: non partirà nemmeno.

Una persona che non sia umile, sarà innanzitutto sorda: perché non vuole e non ha necessità di ascoltare, di sapere di più, di aprirsi a qualcosa di nuovo. Una persona così è manche cieca: non vede e non coglie le occasioni per il proprio miglioramento. Questa persona, infatti, è soddisfatta di quel che è, dal punto in cui si trova, per cui non ha bisogno di apprendere niente da nessuno. La persona umile, invece, cerca di apprendere da chiunque, fosse pure un bambino o un povero analfabeta. Il non umile è chiuso, sta a braccia conserte e guarda in basso. L’umile, invece, è aperto, sta a braccia distese e guarda in alto.

L’umiltà è propedeutica. Nel senso che, senza umiltà, non è possibile nemmeno il tentativo di praticare le TRE VIRTU’ TEOLOGALI:

FEDE;

SPERANZA;

CARITA’.

Immaginiamo un albero a titolo di simbolo: ebbene, in quest’albero, il tronco ed i rami (al di sopra del terreno) rappresentano la Fede, la Speranza e la Carità, mentre le radici /al di sotto del terreno) rappresentano l’UMILTA’.

E’ superfluo commentare questo simbolo, in quanto le sue ragioni sono evidenti.

Socrate, ad esempio, era umile. Egli infatti, morto nel 469 a. C., soleva dire:

“ IO SO DI NON SAPERE”.

Oggi, dopo circa 2500 anni, ancora “SAPPIAMO DI NON SAPERE”. Siamo – nell’Universo e di fronte a Dio – veramente piccoli.

Nessuno ha il diritto di ritenersi grande, nemmeno Leonardo da Vinci, Aristotele Onassis o Gorge Bush. Chi si ritiene GRANDE manifesta una chiara mancanza di intelligenza.

William James, famoso scienziato americano morto nel 1910, scrisse: “TUTTA LA NOSTRA SCIENZA NON E’ CHE UNA GOCCIA D’ACQUA, MENTRE LA NOSTRA IGNORANZA E’ UN OCEANO”.

Soltanto una VERITA’ possiamo dare per CERTA e, a tal proposito,riflettiamo su queste altre parole di William James: “IL MONDO IN CUI VIVIAMO E’ AVVOLTO DA UN MONDO INFINITAMENTE PIU’ VASTO E DEL QUALE NON POSSIAMO ANCORA FARCI UN’IDEA PRECISA”.

Certo, queste parole sono state scritte all’inizio del 900. Oggi, del mondo che ci circonda, sappiamo parecchio di più (specialmente con lo sviluppo della fisica moderna, a partire da Einstein). Tuttavia le parole di William James sono ancora valide e, probabilmente, lo sarannoper molti secoli ancora.

La luce è costituita da onde elettromagnetiche. I colori fondamentali della luce sono:

Rosso;

Arancio;

Giallo;

Verde;

Azzurro (o Blu);

Viola (o Viola elettrico);

Bianco.

La FREQUENZA più bassa - nelle suddette onde luminose – è quella del ROSSO; le FREQUENZE sono poi man mano crescenti fino a quella del BIANCO SFOLGORANTE che è, appunto, quella più ALTA.

I nostri occhi sono capaci di vedere soltanto le onde luminose comprese fra le frequenze del ROSSO e del BIANCO SFOLGORANTE. L’intervallo fra queste due frequenze – intervallo che comprende tutte le onde luminose percepibili dai nostri occhi – è detto appunto “ CONO DI PERCEZIONE” della vista (il più importante dei nostri cinque sensi).

Ma vi sono molte altre onde luminose che i nostri occhi non sono in grado di vedere: quelle che hanno una frequenza inferiore alla frequenza del rosso (infrarossi) e quelle che hanno una frequenza superiore alla frequenza del BIANCO SFOLGORANTE (raggi ultravioletti).

Esistono molti animali che hanno un “CONO DI PERCEZIONE VISIVA” molto più ampio di quello umano.

Esempi:

il gatto, il gufo e tutti gli altri uccelli notturni, oltre a diversi altri animali.

Tutti e cinque i SENSI hanno, ciascuno, il proprio CONO DI PERCEZIONE:

Uditiva, Olfattiva,Gustativa e Tattile. A tal proposito, esistono moltissimi animali – tra cui ad esempio il cane – che hanno un “CONO DI PERCEZIONE OLFATTIVA” enormemente più ampio rispetto a quello dell’uomo. Possiamo quindi affermare che non soltanto per il mondo spirituale, ma anche per il mondo fisico, la realtà è di gran lunga più vasta di quella che riusciamo a percepire con i nostri cinque sensi.

Sarebbe utile, a questo punto, rilassarsi e procedere ad una meditazione:

“Io so che il mondo attorno a me è infinitamente più grande di quello che vedo. Esistono molte più cose da VEDERE di quelle che io riesco a vedere. Molte più cose da SENTIRE di quelle che io riesco a sentire. Molte più cose da TOCCARE di quelle che io riesco a percepire toccando. Il mondo è ENORMEMENTE più vasto. Non c’è paragone tra la realtà che io riesco a percepire, ed a cui sono abituato, e la vera realtà del mondo”.

Ciascun organismo vivente, ed anche ciascuna sostanza (sia pure inerte), irradia ed assorbe energia mediante un campo energetico caratterizzato dalla sua specifica frequenza.

Ciò si capisce meglio a partire dall’atomo, che continuamente irradia energia elettromagnetica a causa della sua natura oscillatoria e vibrazionale.

Nell’Universo TUTTO VIBRA in modo ininterrotto ed intenso. Quando perciò osserviamo gli oggetti, e questi ci appaiono FERMI, tale immobilità è soltanto un’illusione: ogni e qualsiasi oggetto (sassi, sedie, libri, forchette, ecc.) è infatti costituito da atomi che vibrano tutti in modo vorticoso. E’ importante sapere che noi possiamo sviluppare una capacitàdi controllo sulla nostra PERSONALE VIBRAZIONE: sia quella del corpo fisico, sia quella dell’AURA.

Possiamo infatti, a nostro piacimento, diminuire o aumentare la frequenza di tali vibrazioni. Quanto al MODO di farlo, lo abbiamo più volte illustrato e sperimentato.

TEORIA YOGA DELLA MALATTIA

Lo STATO DI SALUTE implica che la nostra PERSONALE FREQUENZA VIBRATORIA – sia del corpo fisico che dell’AURA- si mantenga GIUSTA ad ogni livello, fino cioè ai livelli cellulari, molecolari e addirittura atomici. Se dunque TUTTO VIBRA BENE, c’è buona salute. Se invece le vibrazioni diminuiscono , il naturale stato degli organi e delle cellule si altera, per cui – in questo TERRENO ALTERATO – batteri e virus trovano più facilmente la possibilità di entrare ed attecchire. Mentre, se tutte le vibrazioni sono (o tornano ad essere) quelle GIUSTE, batteri e virus vengono respinti o perfino disintegrati. (DA CHIARIRE COME DA BRUTTA COPIA ,UN PEZZO DI FRANCO).

Da tutto ciò si evince che la causa più “pesante” e frequente dell’istaurasi della malattie, soprattutto croniche, sta nella diminuzione delle vibrazioni.

Anche l’aumento delle vibrazioni può causare sofferenza, ma qui si tratta di qualcosa di meno grave, in quanto tale aumento tende assai più facilmente a rientrare nella norma, mentre la diminuzione tende a rimanere stabile, a farsi cronica. L’aumento vibratorio, inoltre, non sempre è causa di sofferenza: spesso, infatti, è soltanto una CONSEGUENZA che si verifica negli stadi iniziali ed acuti dei vari processi infiammatri.

E’ dunque la diminuzione vibratoria che consente l’accesso di batteri e virus; questi – a loro volta – causano un’infiammazione, la quale, nel suo stadio iniziale ed acuto,provoca un aumento delle vibrazioni, sia cellulari che atomiche, nella zona interessata.

Ma quali sono i fattori che provocano le alterazioni vibratorie? Sono molteplici : tossine e veleni provenienti dai cibi, dalle bevande e dall’aria inquinata; eccesso di ioni positivi nell’ambiente circostante; stress, ansia, fobie, depressione ed altrifattori ancora.

Abbiamo visto che le alterazioni vibratorie possono verificarsi sia nel corpo fisico che nell’AURA. Anzi: di solito cominciano nell’Aura, per poi trasferirsi, come conseguenza, nel corpo fisico. Possiamo quindi affermare che le alterazioni vibratorie nell’Aura sono perfino più subdole e pericolose di quelle che si verificano nel corpo.

A.BI.CAM.

Associazione Biopranoterapeuti Campani

Via Circumvallazione 56/C -Avellino

Tel e Fax 0825/24599

Internet- www.abicam .it // info@abicam.it

Dispensa per il corso di Biopranoterapia - Anno 2002/2003 -

A cura dell’Associazione Biopranoterapeuti Campani

Fine Prima Parte



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