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NEUROLOGIA - AFASIA

Medicina



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DOCUMENTE SIMILARE

NEUROLOGIA

AFASIA

Linguaggio: definizione e sviluppo



ProprietÀ propria dell’uomo, consiste nella capacitÀ di tradurre il pensiero in parola parlata o scritta o di tradurre le parole lette o sentite in pensiero

Essenziale per pensiero astratto (pensare senza linguaggio È impossibile), per la coscienza di sé, per la trasmissione della cultura nelle generazioni.

Versante espressivo e recettivo.

Basi anatomiche:  Area di Broca

Area di Wernicke

Lateralizzazione

Le aree fondamentali sono due:

Area di Broca: ha descritto l’area nel piede della terza circonferenza frontale di sn

Fondamentale per l’espressivitÀ del linguaggio (traduzione del pensiero in parole, versante espressivo)

Area di Wernicke: parte posteriore del lobo temporale sn, seconda circonvoluzione

temporale sn. Fondamentale per la comprensione del linguaggio (versante recettivo)

Problema della lateralizzazione: esiste un emisfero per il linguaggio. I destrimani hanno come emisfero dominante quello di sn. La maggior parte dei mancini ha l’emisfero di sn come dominante per il linguaggio, una parte minore ha quello di ds.

La lateralizzazione È importante perché se si deve intervenire su una les con un int.chir. per arrivare alla sede interessata bisogna farsi strada tra zone sane.

Se il sogg È destrimano in neurochirurgo puÃ’ interrompere i tronchi nervosi nell’emisfero ds.

Se il sogg È mancino c’È una doppia possibilitÀ: in neurochirurgo deve cautelarsi determinando l’emisfero dominante con il

test di Wada

iniezione in carotide di un barbiturico ad emivita brevissima (Amobarbital): se l’iniezione avviene nella carotide dell’emisfero specializzato, il pz perde la capacitÀ di linguaggio.

Diapo: aree corticali del linguaggio nell’emisf, sn:

3°circ. frontale sn : Broca

parte posteriore lobo temporale sn: Wernicke

in qta figura È rappresentato il fascicolo arciforme o Arcuato come una freccia che congiunge W con B: consente di ripetere ciÒ che viene udito.

E’ molto importante per lo sviluppo del linguaggio nel bambino che impara a ripetere le parole che sente dagli adulti. Lo sviluppo del ling È legato alla mielinizzazione del fascicolo arciforme (prima che la mielinizzazione sia completa non È possibile ripetere parole udite)

Chiedo al pz di ripetere: la comprensione avviene in W, per ripetere deve arrivare in B.

Afasia di conduzione: difetto nel ripetere le parole udite.

Comprensione verbale

ho il dubbio che un mio pz abbia un problema del linguaggio: lo manderÃ’ a sottoporsi ad un esame del linguaggio dal neuropsicologo che valuterÀ la capacitÀ di eseguire test per l’intelligenza, le capacitÀ fasiche, pratiche, gnosiche. Il neurops. Esamina la comprensione verbale ponendo

Richieste che non richiedano espressione verbale (“alzi il braccio”);

Richieste semplici (con ridondanza: sono quelle piÙ facili perché si chiede al pz “mi dia la mano” offrendo la propria) e complesse;

Indicazione di oggetti, azioni;

Ordini di azione (test dei gettoni[1]).

Espressione verbale

Linguaggio spontaneo (assente, presente, corretto o non corretto)

Prove di denominazione (“dica il nome degli oggetti sul tavolo”)

Parole in serie (giorni, settimane)

Composizione di frasi date 5 parole (misuro la capacitÀ grammaticale)

Prove fono-articolatorie (scioglilingua)

Che cosa emerge?

Assenza o presenza di linguaggio spontaneo

Alterazioni di tipo fonetico (il pz puÃ’ avere stereotipie fonetiche: stesso fonema ripetuto, parafasie)

Alt. A livello della parola

Anomie (incapacitÀ ad indicare il nome delle cose), parafasie, neologismi

Alterazioni della frase (agrammatismo)

Alterazioni dell’accento o dell’intonazione (disprosodia)

Atteggiamento del pz di fronte al linguaggio e al suo difetto

Einstellung comunicativa (orientamento attentivo: il pz si pone il problema di comunicare con i supi simili? Livello 0: nessun interesse a comunicare)

Coscienza di malattia ( È cosciente del proprio difetto?)

Reazioni affettive (di fronte al difetto: se sono interessato a comunicare e mi rendo conto del mio difetto mi arrabbio)

Afasia di Broca

gradi di severitÀ

totale incapacitÀ di parlare

stereotipie fonetiche (linguaggio del lattante)

anartria con parafasie fonetiche (metatesi, elisione: ippotamo per ippopotamo) (linguaggio del bambino)

anomia con blocco verbale (non viene la parola giusta e il pz si blocca)

agrammatismo (errata organizzazione grammaticale della frase), linguaggio telegrafico

disprosodia

atteggiamento

elevato orientamento attentivo vuole comunicare

buona coscienza di malattia si rende conto del difetto

elevata risonanza affettiva si dispera perché non riesce a parlare

in sintesi

il Broca comprende bene (area di W intatta), parla poco(si rende conto degli errori che commette: afasia non fluente[2]).

Afasia di Wernicke

Nucleo patogenetico

la comprensione verbale È minima o assente

orientamento attentivo nullo (bassa Eistellung comunicativa), non si pone il problema di comunicare con gli altri

coscienza di malattia assente (agnostico)

nessuna risonanza affettiva

Conseguenze

nessun controllo sulla produzione verbale

parafasie, neologismi, gergoafasia (linguaggio gergale del tutto incomprensibile)

In sintesi

il Wernicke comprende male, parla molto (afasia fluente[3]) e male .

Eziologia delle afasie

Vasculopatie: trombosi o embolie dell’arteria cerebrale media

Tumori fronto-temporali dell’emisfero dominante per il linguaggio.

Demenze: perdita neuronale su base atrofico degenerativa, morte neuronale, es: il morbo di Alzaimer È caratterizzato da problemi del linguaggio, da afasia oltre che agnosia e aprassia.

Terapia delle afasie

Fattori prognostici: causa, etÀ, entitÀ del danno, presenza di orientamento attentivo

Logopedia: ripresa funzionale spontanea di aree inizialmente bloccate per edema o diaschisi; azione vicariante di altre aree ipsi- e controlaterali.

aprassie

IncapacitÀ di compiere correttamente un gesto

Gesti

Espressivi di stati d’animo

Rivolti alle cose per usarle

Simbolici (hanno quel significato in quella cultura)

Gesti

Intenzionali

Autonomizzati

Diapo: schema dei centri e delle vie interessate nell’ideazione ed esecuzione dei gesti. Emisfero sn.

Area 39-40 di Gestelman deputata all’ideazione del gesto: centro prassico, elabora l’ideazione del gesto (per Litman: formula cinetica del gesto). Se rimane qui il gesto non passa all’atto.

Il fascicolo arciforme mette in comunicazione il centro prassico con i centri motori: aree motorie per l’emisoma di sn (area 4) e controlaterale (vie corticospinali crociate). Se tutto È a posto posso compiere un gesto.

Un danno del centro prussico determina un taglio alla radice delle capacitÀ prassiche: la formula cinetica del movimento non viene elaborata o viene elaborata male.

In questo punto si È verificato un problema con il registratore… gli appunti che seguono possono perÃ’ essere considerati affidabili!

Aprassia ideativa: incapacitÀ netta di comporre gesti.

Il pz non riesce ad accendersi una sigaretta (comprende una serie di gesti dall’aprire il pacchetto ad accendersi la sigaretta): si mette in bocca la scatola di cerini ecc…

Se il danno È piÙ anteriore la formula cinetica viene elaborata. L’interessamento del fascicolo arciforme e delle strutture utilizzate per la trasmissione dell’informazione determina l’aprassia ideomotoria (passaggio all’espressione motoria).

Il danno del corpo calloso di ds determina aprassia dell’arto superiore di sn (i movimenti sono goffi e inadatti allo scopo che il soggetto È invitato a compiere: gesti goffi amorfi inadatti allo scopo).

Il danno del fascicolo arciforme (che passa dentro l’area motoria per raggiungere i centri promotori) determina aprassia di entrambi gli arti. Il danno interessa spesso anche l’area motoria: l’aprassia ideomotoria si puÃ’ estrinsecare solo in un arto mentre nell’altro È mascherato da paresi.

Solitamente i piÙ colpiti sono i movimenti non autonomizzati.

agnosie

IncapacitÀ di riconoscere il significato di uno stimolo esterno o interno, cioÈ di semantizzarlo

Agnosie tattili, visive, dello schema corporeo (stimoli propriocettivi interni), uditive, olfattive e gustative (a seconda del canale sensoriale interessato).

L’agnosico non riconosce gli stimoli.

Le agnosie olfattive e gustative sono rarissime:

non si riconoscono gli alimenti in base al sapore

non si riconoscono le cose in base all’odore.

Agnosie uditive

non riconoscere le cose in base al rumore che queste cose producono. Sono dovute ad un danno delle aree associative temporali.

Amusia: a. u. per la musica, non saper riconoscere un brano musicale.

I due lobi temporali sono importanti per il riconoscimento della musica, il ds È il primo ad entrare in funzione.

L’emisfero ds È olistico, cioÈ apprezza globalmente le cose, mentre l’analisi al dettaglio avviene a sn. Il contorno musicale di un brano viene disegnato in base all’altrezza delle note sul lobo ds: qui avviene il riconoscimento del brano. L’analisi in dettaglio del brano, cioÈ il solfeggio, lo spazio tra le note, il ritmo musicale avviene a sn.[6]

Agnosie tattili

deficit di identificazione primaria: stereoagnosia

deficit di identificazione secondaria: asimbolia tattile[7]

agnosia dello schema corporeo

definizione e sviluppo dello schema corporeo

patologia dello schema corporeo

arto fantasma

somatoagnosia

Somatoagnosia da:

lesione parietale ds: emisomatoagnosia sn (+ emiparesi + rosoagnosia: neglet)

lesione parietale sn: agnosia digitale, confusione ds sn (sindrome di Gerstman, acalculia)

agnosie ottiche

per le forme

oggetti, simboli (segnali stradali), fisionomie (prosopoagnosia)[8]

dettaglio critico di Bricmaier: dettaglio che fa riconoscere un oggetto.

per i colori

non riconoscere il significato di un colore per quella cultura: es. semaforo rosso stop, giallo attenzione, verde vai)

spaziali

percettiva (sindrome di Balint): attenzione per ogni parte del campo visivo in ciu puÃ’ entrare un oggetto interessante verso cui poi volgo l’attenzione, su cui focalizzo

in attenzione periferica

paralisi psichica dello sguardo

incapacitÀ di comprendere il significato di scene complesse (es. vignetta umoristica senza parole[9])

amnestica o topografica

in pz con Morbo di Alzaimer: i parenti riferiscono che il pz perde colpi, che non È piÙ lui puÃ’ trattarsi di una smemoratezza senile benigna che colpisce tutti, puÃ’ comparire di colpo un’agnosia amnestica e topografica: non localizza piÙ gli oggetti con la vista (di notte non trovano il bagno o non trovano la strada di casa). PuÃ’ essere un inizio clinico di Alzaimer.

in attenzione per l’emicampo sn da lesioni parieto-occipitali ds (+ emisomatoagnosia sn + emiparesi + nosoagnosia: sindrome di Anton-Babinski “neglet”). Se lesione delle aree associative occipitali ds ignoro non solo il mio corpo ma anche tutto lo spazio che sta a sn.

Grandi sindromi

Segni e sintomi da danno cerebrale

Sindrome del lobo frontale

S. prefrontale (+ anteriore)

deficitaria danno dei neuroni che muoiono

irritativa lesione che stimola la funzione neuronale, di solito precede la deficitaria (es. un tumore che irrita i neuroni quando È piccolo poi cresce e li uccide)

S. precentrale (+ posteriore, aree 4, 6, 8, 44)

deficitaria

irritativi

S. prefrontale

Funzioni prefrontali: cognitive e olfattive

S. deficitaria

Deficit di intelligenza[10]

Deficit di attenzione[11]

Deficit di memoria a breve termine[12]

Indifferenza affettiva

Disibinizione comportamentale[13]

Comportamento fatuo con facezie verbali insulse (moria frontale[14])

Funzione olfattiva → anosmia e S. di Foster-Kennedy (es. meningioma della faccia orbitarla del frontale → anosmia e atrofia ottica + ipertensione endocranica → edema e atrofia della papilla sn → S. F. K.)

S. irritativi: crisi epilettiche parziali complesse con automatismi motori ed alterazioni posturali.[15]

Ematoma subdurale

Formazione progressiva. Dovuto a rottura delle vene a ponte, determinasofferenza di un’area cerebrale, non soltanto fenomeni compressivi ma anche di drenaggio venoso ( aumento della probabilitÀ di crisi comiziali).

Ematoma extradurale legato a traumi indiretti di accelerazione o decelerazione.

Terapia chirurgica d’urgenza.



Il test dei gettoni È stato individuato dal Professor De Renziche ha fondato la neuropsicologia in Italia: metto sul tavolo tre gettoni di dimensioni diverse e ordino al pz (ad es.) di prendere il gettone piÙ grande e di metterselo in tasca e via dicendo. Se si supera questo test la comprensione È ottima.

Definizione moderna dell’area di B che È la principale delle afasie non fluenti.

Il W È il capostipite dell’afasia fluente.

Sono anche presenti deficit di ideazione del linguaggio: necessitÀ di un’analisi neuropsicologica.

Gesto: movimento finalizzato, avente uno scopo

Per chi È interessato all’amusia: “Cervello e musica” di un inglese.

A causa di un danno parietale posteriore vengono riconosciute le caratteristiche fisiche elementari di un oggetto ma non viene riconosciuto.

Prosopoagnosia: non riconoscere una persona nell’ambito della propria comunitÀ (es. cinesi tutti uguali).

Es. di un pz ebraico egnosico percettivo che non riconosceva il significato della Stella di David, diceva che erano due triangoli.

Definizione OMS di intelligenza: capacitÀ di impostare e risolvere problemi nuovi.

Se il soggetto non presta attenzione avrÀ un deficit di memoria a breve termine.

Memoria: capacitÀ di fissare e conservare e rievocare contenuti di coscienza attribuendo loro valore di ricordi.  Test per valutare la memoria a breve termine: ripetere dieci numeri appena ascoltati.

Comportamento non adeguato alla situazione

un soggetto che “frontaleggia”   ridacchia con giochetti di parole che non fanno ridere.

Irritazione neuronale che si estrinseca con iperfunzione → crisi epilettiche.



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